domenica 27 novembre 2011

Nelle librerie si aggira un uomo col terzo occhio

Io lo so com'è fatto un commesso di Feltrinelli. E' fatto come me. L'altro giorno, mentre stava per cominciare la presentazione del romanzo da Feltrinelli a Modena,  io chiacchieravo con Giovanni e intanto la gente cominciava a sedersi per ascoltare. Un tizio mi si avvicina. Alto, occhio circospetto, sciarpa da zio, capelli tristi e abbandonati, mi dice: "Scusi, dove posso trovare il cofanetto di jshjaricsloruoie"? Non era proprio jshjaricsloruoie, ma insomma, non avevo capito. E comunque, non era a me che doveva rivolgersi, perchè non ero un commesso di Feltrinelli.
Sfodero un "non so, non c'entro, deve chiedere là", e indico genericamente una cassa.
Lui si gira e si allontana, ma continua a guardami con il terzo occhio, perchè secondo me aveva un terzo occhio con cui poteva vedere dietro, piu o meno come con lo specchietto retrovisore. Dopo mezzo minuto torna verso di me e mi chiede: "Senta, perchè ci sono due cofanetti di zdguòlàscfkp"? Io dico: "Guardi, io non c'entro, non lavoro qui. Io sono qui per presentare un libro".
Ma lui insiste: "Perchè c'è un cofanetto di dlictgvinlfd piccolo e uno grande? Non sono la stessa cosa"?
"Non so", ammetto.
Riparte verso il corridoio, sempre con il terzo occhio in funzione.
Poi torna: "Cosa state facendo qui"?
"Eh, c'è la presentazione di un libro" - dico.
"Ah" - dice. "E che libro è"?
"Questo", rispondo, indicando la copertina.
"Ah, un libro. E per il libro di bkovksdulanj dove devo guardare"?
Giovanni ride. Anche io.
Gli dico: "Secondo me deve chiedere gù al primo piano".
E un po' mi dispiace che l'uomo dal terzo occhio se ne vada.
Avrei voluto essere davvero un commesso di Feltrinelli.



L'autore (insomma, io)
A sinistra, Giovanni Gualmini. Io, a destra.

Giovanni Gualmini


Io, ascolto Giovanni

Sempre Giovanni, sempre io.

Ancora Giovanni, sempre io.

Ebbene si, Giovanni e ancora io.


Giovannni, io.

Sincera espressione di stupore da parte di Seba, che indica il romanzo

Cronoscalata verso la saletta del primo piano. Conduce Giovanni, segue Sandro.

In attesa del pubblico (seggiole molto Odissea nello spazio, vero?)

Tavolo in attesa dei relatori

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