domenica 23 ottobre 2011

La tribù dei miei amici sgangherati

E' stato divertente. Pochi minuti prima dell'inizio della presentazione alla libreria Tarantola, la sala era vuota. Mi è sembrato di fare 13 al Totocalcio. D'altro canto, se ci pensate, fare "zero" è altrettanto difficile che fare 13. E ho postato questa foto su Facebook perché la cosa mi faceva ridere.
Ma non avevo dubbi. La tribù dei miei amici, pochissimi ma buonissimi, non avrebbe tardato. Anzi, avrebbe tardato, come da tradizione, ma si sarebbe presentata. E infatti, dopo, sono arrivati tutti. D, addirittura, è arrivato dopo una giornata che avrebbe convinto chiunque a rimanersene a casa, facendo tutt'uno col divano. G. è passata anche se il jet lag la faceva traballare. I. aveva amici a cena (= cena da preparare) e figli da ritirare da feste e boyscout, ma è arrivata lo stesso, in bicicletta.
E' una tribù di amici sgangherati, che perdono il loro tempo dietro cose inutili. Sono fumettisti, scrittori, giornalisti, videomaker, fotografi, architetti. Insomma, perditempo che hanno il pallino della narrazione nel dna, un'occupazione che generalmente porta dritto verso portafogli vuoti, ma assicura lenti multicolor per guardare il mondo da prospettive fantastiche. Viaggiano, scrivono, pensano, intervistano, dipingono, disegnano, ipotizzano, fantàsticano, presumono, fotografano.
Si muovono in gruppo alle presentazioni delle reciproche creazioni. Sempre.
I pochi che mancavano, erano immersi in occupazioni siderali: baci&abbracci ai figli appena nati, conferenze stampa in cui si annunciano cambiamenti del Paese.
Fantastica la tribù dei miei amici sgangherati.
Io ce l'ho. E voi?




Franco Giubilei - Stefano Aurighi (foto Brancolini)

Franco Giubilei - Stefano Aurighi (foto Brancolini)

Pubblico (foto Brancolini)


Zero pubblico (ma poi sono arrivati!)



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