venerdì 26 agosto 2011

Giovanni lo ha letto. E gli è piaciuto :-)

Era online quasi da un mese, ma io non lo sapevo e l'ho vista solo stasera, per caso.
La recensione che Giovanni fa de "Lo starnuto" mi fa doppiamente piacere: innanzitutto perché il libro gli è piaciuto. E poi perché Giovanni è uno dei lettori più attenti e critici che io conosca. Insomma, esame superato. Grazie Giovanni.

Finalmente è stato pubblicato il libro di Stefano Aurighi. Era da un bel po' che aspettavo la sua uscita e, nonostante Stefano stesso mi avesse raccontato a grandi linee la trama, non avevo capito proprio niente. Tanto per dirne una: credevo che il protagonista fosse un adulto, invece è un bambino. Questo cambia completamente il registro del racconto. Mi aspettavo qualcosa di serio, un po' tra Kafka, Gogol e Buzzati. Ero un po' preoccupato di trovarlo noioso e invece è divertente e spumeggiante.
Aurighi è bravissimo a raccontare le vicende di Enrico e del suo potere, dei suoi fratelli, della mamma e del dottore che lo analizza e lo studia. Le similitudini che usa sono sempre originali, calzanti e comiche e in tutto il libro riesce sempre rendere bene l'approccio al mondo di un bambino di quell'età che affronta tutto ciò che gli capita come se fosse un gioco. E' molto tenero il rapporto tra Enrico e suoi fratelli e gli sguardi della mamma sui tre pargoli traboccano d'affetto.
Come dice l'ultima di copertina il libro è adatto ai lettori dai 7 agli 80 anni e oltre. Adesso lo passo a Elisa e poi a tutto il resto della famiglia. So già che piacerà a tutti.

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